Il Turismo di ritorno è una nuova forma di turismo che vuole creare i presupposti affinché i nostri connazionali residenti all’estero e gli oltre 70 milioni di connazionali di 2°, 3° e 4° generazione che vivono all’estero, possano riallacciare i legami con la terra d’origine alla ricerca delle proprie radici.
L’iniziativa, dal titolo “2023 Anno del turismo di ritorno. Alla scoperta delle origini” promossa da “Rete Destinazione Sud”, è stata presentata in Italia alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, alla BIT di Milano e alla Camera dei Deputati, in Argentina, in Uruguay, ed al Parlamento Europeo; punta a rilanciare l’immagine dell’Italia e a promuovere il Paese incentivando turismo e investimenti, favorendo l’export, gli incontri commerciali e creando collaborazioni stabili con i nostri connazionali. Hanno già aderito oltre mille istituzioni: cinquecento comuni, fondazioni, associazioni, consorzi e comunità montane. E ben oltre 100 associazioni di italiani nel mondo.
La Pro Loco di Motta San Giovanni ha sposato quest’ idea e vuole rilanciare anche per il nostro territorio il Turismo di Ritorno.
Il Turismo di Ritorno sarà una leva che ci consentirà, attraverso la promozione delle tradizioni locali e regionali, delle eccellenze, dei borghi e dei territori d’origine, di intercettare i nostri connazionali che sono interessati alla ricerca delle proprie origini, a conoscere l’Italia ed in modo particolare il territorio comunale di Motta San Giovanni. Un patrimonio umano che vuole ricollegarsi con la propria terra d’origine, con i luoghi d’infanzia dei propri genitori e dei propri nonni, nei quali in molti casi sono custoditi, ancora oggi, beni immobili e materiali dal grande valore identitario.
Il progetto nella sua fase iniziale prevede la raccolta di una “banca dati di immigrati residenti all’estero”, attraverso una scheda di adesione, nella quale i capo famiglia motiveranno il legame con il nostro territorio ed il perché vorrebbero ritornare.
Il ruolo della Proloco sarà quello di facilitare ed incentivare l’arrivo dei nostri connazionali nella terra d’origine facendo loro apprezzare anche il nostro patrimonio culturale ed enogastronomico.
L’impegno del singolo cittadino nel mettere in campo buone pratiche di accoglienza, dell’amministrazione nel garantire tutto ciò che è di sua competenza ed il supporto di chiunque si vuol sentire partecipe di questa iniziativa, siamo sicuri che ci permetterà di divulgare e far conoscere aspetti del nostro territorio sconosciuti anche ai residenti ed a rilanciare il turismo.
Iconografia: http://www.istitutoeuroarabo.it/DM/lemigrazione-degli-italiani-dai-picchi-del-dopoguerra-ai-nuovi-flussi/